Le cause dell’infertilità femminile: età, anomalie congenite e patologie

Le cause dell’infertilità femminile: età, anomalie congenite e patologie

Le cause dell’infertilità femminile comprendono molti fattori che vanno dall’età biologica, alla componente genetica:

  • età della paziente;
  • livello degli ormoni;
  • alterazioni delle tube di Falloppio;
  • patologie dell’utero;
  • malattie sistemiche o genetiche.

Anzitutto però occorre precisare in quali casi si può parlare di infertilità: se una donna non riesce ad avere una gravidanza dopo 12/24 mesi di rapporti mirati e non protetti, allora occorre richiedere un consulto per la diagnosi di infertilità.

Naturalmente, in una fase preliminare, è più corretto parlare di infertilità della coppia, in quanto va accertato se la problematica riguarda gli spermatozoi (infertilità maschile) o gli ovociti (infertilità femminile).

Inoltre, bisognerebbe distinguere tra “infertilità” e “sterilità”, sebbene i due termini vengano comunemente usati come sinonimi. Con il termine “sterilità”, infatti, viene indicata l’impossibilità assoluta di concepimento.

Cosa riduce la fertilità femminile?

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La causa di infertilità femminile a cui viene immediato pensare è l’età biologica. Ogni donna può disporre di una riserva ovarica di circa 400.000 ovociti fin dalla nascita. Il numero però diminuisce progressivamente con l’avanzare dell’età, per poi arrivare a zero dopo la menopausa.
Per esempio, una donna sui 30 anni ha una possibilità del 30/40% per ciclo fertile di concepire, mentre per una di 40 anni la possibilità si riduce al 10%.

Altri fattori che riducono la fertilità femminile sono riconducibili allo stile di vita: uso di alcool, fumo, stupefacenti, alto livello di stress e squilibri alimentari.
I farmaci chemioterapici, immunosoppressori o antidepressivi possono limitare anch’essi la fertilità femmiline.
Hanno la loro rilevanza anche le cause esterne, come l’esposizione a sostanze tossiche (es. pesticidi e solventi), a metalli pesanti o a radiazioni.

C’è poi una serie di cause legate a patologie e problemi genetici.

Quali sono le cause di infertilità femminile non legate all’età?

Le cause di infertilità femminile non legate all’età della paziente possono riguardare:

Alterazioni ormonali: gli ormoni sono determinanti nella regolazione del ciclo mestruale e dell’ovulazione. Se i livelli ormonali sono insufficienti per produrre e portare a maturazione i follicoli ovarici viene inficiato anche il livello di fertilità della paziente. Spesso le alterazioni sono causate da patologie (come la sindrome dell’ovaio policistico, PCOS) o da disordini tiroidei.

Fattore tubarico: le tube di Falloppio sono gli organi che permettono l’incontro tra i gameti maschili e femminili, di conseguenza è indispensabile che siano integre e funzionali. Le alterazioni tubariche più comuni riguardano la pervietà delle tube e tutto ciò che è collegato all’integrità della mucosa tubarica e alla sua muscolatura.
Spesso le anomalie alle tube di Falloppio sono causate da infezioni pelviche (per es. la clamidia), ma in alcuni casi più rari possono riguardare interventi chirurgici nella zona addominale o malformazioni dell’utero.

Fattore uterino: anche in questo caso si tratta di anomalie di una componente vitale per la capacità riproduttiva, ossia l’utero. Le malformazioni non sono solo una causa di infertilità femminile ma possono anche portare ad aborti spontanei. Le malformazioni possono essere congenite (come l’utero setto) o acquisite (dovute per es. alla presenza di polpi).

Fattore cervicale: alterazioni della cervice uterina (morfologiche o funzionali) che ostacolano il percorso degli spermatozoii verso l’utero e le tube di Falloppio. Sono un esempio l’agenesia cervicale e l’eccessiva densità del muco della cervice.

Patologie genetiche o sistemiche: rientrano in questa categoria tutta una serie di malattie croniche o innate. Un esempio sono le patologie genetiche che riguardano l’ipofisi, l’ipotalamo e la tiroide; oppure ancora malattie renali, epatiche e diabete mellito.

La diagnosi di infertilità femminile o maschile è il primo passaggio per capire se e come approcciarsi alla PMA: richiedi un consulto specialistico presso lo Studio del Prof. Filicori a Bologna e Verona.