L’isterosalpingografia (esame delle tube) è uno dei principali esami diagnostici per scoprire le cause dell’infertilità femminile. Permette di analizzare la morfologia dell’utero e delle salpingi.

Preparazione alla Isterosalpingografia

L’esame delle tube va eseguito nella prima parte del ciclo mestruale, quindi tra il 5° e il 13° giorno, senza perdite di sangue residue.
Durante il mese che precede l’esecuzione dell’esame la coppia deve sospendere i tentativi di arrivare a una gravidanza, di conseguenza occorre avere solo rapporti protetti (principalmente con il preservativo).

Il giorno prima dell’esame è indicato assumere una pastiglia (o supposta) di Buscopan (farmaco antispastico), che dovrà essere presa anche il giorno seguente, un’ora prima dell’esame.

Come si svolge l’esame delle tube

L’esame delle tube viene effettuato senza anestesia, in regime ambulatoriale: durante lo svolgimento è possibile che la paziente avverta una sensazione di fastidio (simile al dolore mestruale). Complessivamente, tutta la procedura diagnostica dura circa 30 minuti.

La paziente viene fatta accomodare in posizione ginecologica, dopodiché viene inserito lo speculum per mantenere aperta la cervice uterina.

Successivamente alla disinfezione dei genitali viene introdotto nell’utero un catetere sottile contenente la soluzione di contrasto iodato.
La funzione del mezzo di contrasto è rendere ben visibile la condizione dell’utero e delle tube di Falloppio; gli strumenti radiografici acquisiranno quindi le immagini degli organi interessati e del movimento del liquido di contrasto.

Dopo la rimozione del catetere viene aspirato anche il mezzo di contrasto e viene disinfettata la cavità del peritoneo per prevenire possibili infezioni.
Per lo stesso scopo viene prescritta anche una terapia antibiotica di 3 giorni, da cominciare la sera stessa dell’esame.

Si consiglia alla coppia di attendere il successivo ciclo mestruale prima di riprendere con i rapporti non protetti.

L’isterosalpingografia è uno degli esami per l’infertilità femminile che fanno parte del percorso della procreazione medicalmente assistita.
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