Cause infertilità maschile: patologie, genetica e stile di vita

Cause infertilità maschile: patologie, genetica e stile di vita

L’infertilità maschile è una condizione relativa all’insufficienza della quantità e della qualità degli spermatozoi prodotti. Si può parlare di infertilità quando non si riesce ad arrivare a una gravidanza dopo un anno di rapporti intenzionali non protetti.

Dopo questo periodo occorre attivarsi per richiedere una diagnosi: in un primo momento, come per l’infertilità femminile, è più corretto parlare di infertilità di coppia. Bisogna infatti verificare se l’impossibilità di arrivare a una gravidanza è riconducibile agli spermatozoi (fattore maschile) o agli ovociti (fattore femminile) oppure a entrambi.

Inoltre è necessaria una distinzione tra “infertilità” e “sterilità” maschile, sebbene siano spesso usati come sinonimi. Il secondo caso infatti è determinato dall’impossibilità assoluta di avere figli, causata da spermatozoi assenti (azoospermia) o presenti in quantità insufficiente (cripto-azoospermia), spermatozoi presenti ma morti (necrozoospermia) o assenza totale di eiaculazione (aspermia).

Quali sono le cause di infertilità maschile?

Visita Andrologica per infertilità Bologna - Prof. FilicoriLe cause di infertilità maschile vengono solitamente divise in tre grandi categorie:

  • Pre testicolari: malattie endocrine (delle ghiandole, come l’ipofisi, e ormonali)
  • Testicolari: tutto ciò che altera la produzione di spermatozoi nei testicoli
  • Post testicolari: disfunzioni sessuali e qualunque alterazione delle vie seminali.

Cause pre testicolari: ascrivibili a patologie del sistema ghiandolare e quindi alla produzione di ormoni che regolano lo sviluppo e la produzione di spermatozoi. Un esempio di malattia endocrina è l’ipogonadismo, che inficia lo sviluppo del testicolo.

Cause testicolari: generalmente legate ad anomalie congenite, cromosomiche, genetiche oppure a patologie e infiammazioni.
La sindrome di Klinefelter è un esempio di alterazione cromosomica: i soggetti affetti presentano un cromosoma X in più e manifestano uno sviluppo anomalo (o tardivo) dei caratteri sessuali maschili.
Un’altra possibile causa di infertilità maschile è il varicocele, ossia la dilatazione varicosa delle vene presenti nello scroto. Il dilatamento delle vene può causare un aumento di alcuni gradi della temperatura scrotale che, se prolungato, può ostacolare la produzione di spermatozoi sani. Occorre però specificare che non sempre la presenza di varicocele determina l’infertilità.

Cause post testicolari: comunemente legate alle vie che consentono la fuoriuscita degli spermatozoi (vie escretrici). L’ostruzione può essere localizzata in più punti: tubuli retti, dotti efferenti, dotto eiaculatore etc. Altre cause note riguardano infiammazioni, lesioni traumatiche o torsioni, infezioni gravi, spesso riconducibili a malattie sessualmente trasmissibili (gonorrea, sifilide, papilloma virus).
Le disfunzioni sessuali sono in genere ascrivibili alla disfunzione erettile.

Tra le cause di infertilità maschile meno frequenti si trovano anche l’assunzione di farmaci antitumorali e rischi ambientali come l’esposizione a radiazioni elettromagnetiche o pesticidi.

Diagnosi dell’infertilità maschile

Il principale esame diagnostico per le cause dell’infertilità maschile è lo spermiogramma, che fornisce una serie di dati sul liquido seminale (volume, morfologia, motilità etc). Ad esso vengono associati anche i test di funzionalità spermatica che consentono, per esempio, di rilevare la presenza di alterazioni del DNA degli spermatozoi.

Per accedere a un percorso diagnostico efficace è necessario chiedere un consulto specializzato.

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