Prostatite e fertilità: c’è relazione?

Prostatite e fertilità: c’è relazione?

La prostatite può influire sulla fertilità maschile attraverso il dolore di cui ne è causa a livello genitale.
La prostatite è una patologia che consiste nell’infiammazione della prostata, cronica o batterica. Questa malattia prostatica rappresenta una delle patologie più comuni tra gli uomini, specialmente nella fascia di età tra i 30 e i 50 anni.

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Le tipologie di prostatite, sintomi e diagnosi

Ci sono vari tipi di prostatite, principalmente differenziati dalle cause: per esempio la prostatite batterica acuta, quella batterica cronica e quella cronica non batterica.
Tra sintomi della prostatite più comuni troviamo:

  • dolore diffuso tra scroto e perineo (causato dallo spasmo dei muscoli della vescica e del bacino);
  • dolore che spesso si diffonde al pene e ai testicoli;
  • necessità frequente e impellente di urinare;
  • urinare diventa difficile e doloroso.

In alcuni casi può verificarsi anche una certa difficoltà ad evacuare (stipsi).

La prostatite batterica acuta ha di solito sintomi più gravi, che possono comprendere anche la presenza di sangue nelle urine, formazione di pus o comparsa dell’epididimite (infiammazione dell’epididimo).

I principali esami diagnostici della prostatite sono l’analisi delle urine e l’urinocoltura (che permettono di rilevare la presenza dell’infezione e di sangue nelle urine), oltre ovviamente all’esame della prostata.

Prostatite e fertilità maschile

Il ruolo della prostatite nella fertilità maschile è legato a fattori fisici ma anche psicologici. Il dolore nella zona genitale è sicuramente il primo di questi fattori, nonché quello più evidente. Oltre ad avere un impatto fisico diretto, influenza anche l’uomo dal punto di vista psicologico: per esempio riducendo libido e causando calo del desiderio sessuale, a volte abbinato a difficoltà erettili.
Inoltre vanno considerate l’ansia e la depressione che spesso insorgono per il disagio causato dalla situazione complessiva e complicano ulteriormente la vita sessuale della coppia.

Infiammazione alla prostata e infertilità maschile - Prof. Filicori

Uno degli aspetti meno evidenti del rapporto tra prostatite e fertilità maschile riguarda la compromissione della qualità del liquido seminale. L’infiammazione della prostata infatti può alterare la composizione dello sperma, riducendo la motilità degli spermatozoi, specie quando è associata a infezioni delle vie spermatiche o dell’epididimo.
Gli spermatozoi con una motilità ridotta infatti hanno molte meno probabilità di raggiungere e fecondare l’ovulo.

L’infiammazione in sé, inoltre, può da sola danneggiare le cellule produttrici del liquido seminale e compromettere la fertilità.
Nei casi più gravi la prostatite può portare a condizioni come la stasi seminale, in cui lo sperma non viene espulso efficacemente, creando così un ambiente sfavorevole per la produzione di spermatozoi.

Anche se la prostatite batterica può essere trattata con antibiotici, la prostatite cronica non batterica può essere più complessa da gestire e può persistere nel tempo, rendendo fondamentale un approccio medico adeguato.

Occorre comunque sottolineare che non tutti gli uomini con prostatite sperimentano problemi di fertilità. Inoltre la gravità dell’impatto può variare notevolmente. Alcuni uomini riescono a concepire dopo ripetuti tentativi, mentre per altri è necessario ricorrere a interventi o terapie specifiche, come la PMA.

La consulenza con un esperto in fertilità è cruciale per valutare la situazione individuale e identificare eventuali misure da adottare per migliorare le probabilità di concepire.

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