Le percentuali di successo della Fecondazione Assistita rappresentano uno degli aspetti che più interessa le coppie che fanno ricorso alla PMA.
Sempre più pazienti infertili, infatti, intraprendono il percorso della Procreazione Medicalmente Assistita. In Italia, dall’applicazione delle prime tecniche risalenti a 20 anni fa, il numero di trattamenti è raddoppiato, portando alla nascita di oltre 217.000 bambini.
Il successo di un ciclo di PMA e del completamento di una gravidanza sono però influenzati da molteplici fattori.
Quanto influisce l’età sull’infertilità femminile?
L’età biologica è la prima variabile che interessa la PMA. Le donne sotto i 35 anni hanno tassi di successo più elevati, con una probabilità che può superare il 40% per ciclo di trattamento (con gameti della coppia). Man mano che l’età aumenta, specialmente oltre i 40 anni, i tassi di successo tendono a diminuire drasticamente. Per le donne di età compresa tra i 40 e i 42 anni, le percentuali possono scendere intorno al 15%, mentre per quelle sopra i 43 anni il tasso di successo è spesso inferiore al 5% (pag. 45 del report per l’ISS sui dati 2021).
Il ruolo delle cause dell’infertilità di coppia
Oltre all’età gioca un ruolo cruciale anche la causa dell’infertilità di coppia. Le coppie con problemi di ovulazione, per esempio, possono avere tassi di successo più elevati rispetto a quelle con infertilità non spiegata o dovuta a problemi maschili, come l’azoospermia (assenza di spermatozoi nell’eiaculato). La qualità del liquido seminale, la presenza di patologie uterine e altri fattori medici possono altresì influenzare le probabilità di successo.
Tecniche di PMA e percentuali di successo
Un altro aspetto da considerare è la tecnica di PMA impiegata, che viene sempre scelta basandosi sulle necessità cliniche della coppia.
Nel 2021 le tecniche di II e III livello con trasferimento di embrioni a fresco (FIVET/ICSI) hanno avuto un tasso di successo (percentuale di gravidanze ottenute) del 14,43%.
Il trasferimento di embrioni congelati ha comunque mostrato percentuali paragonabili a quelle degli embrioni freschi e in qualche caso superiori. Infatti la percentuale di cicli FER (fecondazione con utilizzo di embrioni crioconservati) conclusi con una gravidanza è stata del 34% nel 2021, mentre quella dei cicli FO (Frozen Oocyte – Trasferimento di embrione ottenuto da ovocita crioconservato) è stata del 19,23% (pag. 37 del report per l’ISS sui dati 2021).
La selezione degli embrioni tramite tecniche di screening genetico può inoltre migliorare le probabilità di gravidanza, aumentando la possibilità di impianto con embrioni sani.
A corredo di questi dati occorre sottolineare che essi rappresentano statistiche generali (su tutto il territorio nazionale) e non possono predire il risultato individuale. Ogni coppia è un caso unico caratterizzato da diverse variabili, come lo stile di vita, il supporto psicologico e la qualità delle strutture mediche. Fattori che possono sempre influenzare il risultato finale.
Considerata la complessità del percorso di PMA è fondamentale essere guidati da una figura specializzata, dalla diagnosi di infertilità alle scelta delle tecniche di fecondazione assistita.
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