Lo spermiogramma è uno degli esami principali per la diagnosi dell’infertilità maschile: in particolare permette di valutare qualità e quantità del liquido seminale.
In genere il test viene richiesto dal medico specialista in fertilità o procreazione che ha in cura la coppia. Si può parlare di infertilità quando la coppia non riesce ad arrivare a una gravidanza dopo un anno di rapporti intenzionali non protetti.
I test per l’infertilità permettono appunto di capire se il problema risiede negli spematozoi (nell’uomo) o negli ovuli (nella donna).
In alcuni casi invece lo spermiogramma viene richiesto a seguito di una vasectomia per verificare l’efficacia del trattamento.
Cosa bisogna fare prima di uno spermiogramma?
Per prepararsi al test dello spermiogramma per l’infertilità occorre solo astenersi dai rapporti sessuali per un periodo di 3-5 giorni prima dell’esame e praticare una corretta pulizia dei genitali.
Inoltre il paziente deve avvertire il medico se l’esame avviene dopo un periodo di malattia con febbre da 38° in sù o se sta seguendo una terapia farmacologica. Alcuni farmaci infatti potrebbero interferire con la spermatogenesi.
Come si fa l’esame dello spermiogramma?
Per un esame dello spermiogramma ottimale occorre una raccolta di due campioni di sperma ad almeno una settimana di distanza l’uno dall’altro. Le modalità di svolgimento dei due test però restano invariate.
L’esame deve svolgersi presso una clinica o struttura idonea, il paziente viene fatto accomodare in una sala dedicata (di solito vicina al laboratorio di seminologia) per garantire privacy e comfort.
Il paziente igienizza le mani e procede alla raccolta del campione, tramite masturbazione, in un contenitore sterile monouso a bocca larga, praticamente identico al modello di quello delle urine.
I valori osservati nello spermiogramma
Come capire se lo spermiogramma va bene? Come deve essere il liquido seminale per essere fertile?
In laboratorio vengono valutati la quantità del liquido seminale, quella degli spermatozoi e la loro concentrazione nel campione; inoltre vengono esaminati la forma, la motilità e la vitalità degli spermatozoi, nonché la quantità dei leucociti e il PH.
Indicativamente occorre considerare i seguenti valori:
- Volume dell’eiaculato ≥ 1.5 ml
- Numero totale degli spermatozoi ≥ 39 milioni
- Concentrazione di spermatozoi ≥ 15 milioni/ml
- Motilità progressiva ≥ 32%
- Motilità totale ≥ 40%
- Morfologia ≥ 4%
- Leucociti < 1 milione/ml
- Vitalità ≥ 58%
- PH ≥ 7.2
Inoltre, se eseguito, il MAR Test deve riportare una percentuale di spermatozoi con particelle adese inferiore al 50%.
Spermiogramma e spermiocoltura
Assieme all’esame dello spermiogramma può essere richiesta anche la spermiocoltura, che permette di individuare presenza e tipologia di germi all’interno del liquido seminale.
La spermiocoltura è fondamentale per diagnosticare se le cause dell’infertilità riguardano infezioni all’apparato urogenitale maschile: uretra, prostata, vescicole seminali, epididimo.
Prima di procedere con questi esami diagnostici occorre sottoporsi a una visita andrologica: contatta il Prof. Filicori per un consulto privato a Bologna e Verona.