Visita andrologica per infertilità maschile
I test per la diagnosi dell’infertilità nell’uomo

La visita andrologica per infertilità maschile è il primo passaggio del percorso che potrebbe portare a richiedere la PMA (omologa o eterologa).
Viene consigliato di rivolgersi a un andrologo per la diagnosi di infertilità dopo un anno di rapporti intenzionali non protetti di una coppia potenzialmente fertile.
Occorre specificare che all’inizio del percorso diagnostico è più corretto parlare di “infertilità di coppia”, dato che la problematica potrebbe riguardare entrambi i partner.
Come funziona la visita dall’andrologo per l’infertilità?
La visita andrologica consiste in più fasi: anzitutto viene effettuata una raccolta completa della storia clinica, familiare, andrologica e sessuale del paziente, nonché delle sue abitudini di vita.
Segue una visita medica generale e una valutazione dell’apparato genitale, soprattutto per quanto riguarda i testicoli. Al contempo può essere necessaria anche una valutazione della prostata e del retto.
Per individuare le cause dell’infertilità maschile, l’andrologo prescrive anche una serie di esami diagnostici, tra cui esami del sangue, esami ormonali e spermiogramma.
Come si fa l’esame dello spermiogramma?
Il primo esame a essere richiesto nella visita andrologica per l’infertilità è lo spermiogramma, in quanto permette di valutare qualità e quantità del liquido seminale prodotto con l’eiaculazione.
I parametri analizzati riguardano volume, consistenza e morfologia degli spermatozoi, il loro numero e la concentrazione all’interno del campione, vitalità e motilità, livelli di fruttosio e acidità.
In alcuni casi viene richiesta una seconda raccolta ad almeno una settimana di distanza.
Lo spermiogramma permette anche di individuare l’eventuale presenza di anticorpi che attaccano gli spermatozoi (MAR-TEST).
Assieme a questo esame diagnostico per l’infertilità maschile può essere richiesta anche la spermiocoltura, che può individuare la presenza di microrganismi patogeni all’interno del campione di sperma, in precisi terreni di coltura.
Un altro esame molto importante è il test di capacitazione, in cui il liquido seminale viene trattato per valutare il potenziale di fertilità del seme.
Esami ormonali uomo per fertilità
Ai test diagnostici per l’infertilità maschile descritti sopra vengono spesso associati gli esami ormonali, soprattutto se viene sospettata una carenza ormonale come causa dell’infertilità del paziente.
I test si concentrano principalmente sulla valutazione del dosaggio di tre ormoni: FSH, LH e testosterone. A questi può essere aggiunta l’Inibina B, la Prolattina (PRL), l’Estradiolo (E2), l’SHBG e lo studio della funzione tiroidea (TSH ed fT4).
I dosaggi di FSH aiutano a capire se la causa dell’azoospermia (assenza di spermatozoi nel liquido seminale) è dovuta a un’ostruzione dei canali attraversati dallo sperma o a un danneggiamento dei tubuli seminiferi (la parte dell’apparato riproduttore maschile in cui vengono generati gli spermatozoi).
Il dosaggio dell’ormone LH e del testosterone invece aiuta a determinare la condizione di ipogonadismo e ipogonadotropo, ossia il basso livello di gonadotropine e di testosterone, ormoni fondamentali nella produzione degli spermatozoi.
I valori di questi ormoni inoltre permettono di individuare forme di oligoastenosperatospermia: numero ridotto di spermatozoi, anomalie della loro forma (morfologia) e della loro capacità di movimento (motilità).
Ecografia dei testicoli
L’ecografia scrotale è un esame non invasivo che permette una valutazione approfondita dei vasi sanguigni dello scroto; valutazione non possibile con la semplice palpazione durante la visita andrologica.
In particolare l’ecocolordoppler viene prescritto per escludere che il paziente sia affetto da varicocele, nonché da altre patologie e anomalie che interessano i vasi sanguigni dei testicoli e che possono portare all’infertilità.
La visita andrologica per l’infertilità maschile è solo il primo passo di un percorso diagnostico per individuare le cause dell’infertilità. Occorre quindi essere guidati in ogni passaggio da uno specialista.
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Una lunga carriera al servizio delle coppie infertili: oltre 3 decadi di attività, 223 bambini portati alla luce e 43 convegni presieduti. SCOPRI DI PIU’