Che differenze ci sono tra la PMA omologa e la eterologa?
L’esecuzione della tecnica è identica alla fecondazione omologa ma la PMA eterologa prevede l’utilizzo di ovociti prelevati da una donatrice o di spermatozoi nel caso di un donatore.
Come avviene la scelta della donatrice nella ovodonazione?
Nel trattamento di ovodonazione, i criteri di scelta della donatrice riguardano il gruppo sanguigno, lo stato di salute, l’aspetto fisico e l’età che deve essere < 35 anni. Si cerca, nei limiti del possibile, di rispettare la corporatura e i colori (occhi, capelli, pelle) della ricevente
La scelta viene effettuata dal ginecologo nel rispetto dell’anonimato previsto della legge. Viene effettuata una accurata selezione e si valuta quale sia la donatrice più adatta alla paziente. Questo procedimento può richiedere un po’ di tempo per ottenere la persona giusta
A quali esami si sottopone la donatrice?
Quando una ragazza si accinge a donare i propri ovuli, deve effettuare una serie di esami per garantire il suo stato di salute. Vengono richiesti esami sierologici (HBV, HCV, HIV) ed esami genetici (es. cariotipo, test per la fibrosi cistica). Alcuni centri approfondiscono lo studio genetico con test che includono anche: distrofia muscolare, sordità, Xfragile.
Come avviene la fecondazione degli ovociti?
Gli ovociti prelevati alla donatrice, dopo una preparazione ormonale, vengono poi crioconservati e spediti al centro che programmerà l’inseminazione e il transfer della ricevente previa preparazione dell’endometrio. Qualche giorno prima del transfer il ginecologo comunicherà al laboratorio e ai biologi la data di scongelamento degli ovociti. Nella stessa giornata il partner maschile si presenterà presso il laboratorio di PMA per effettuare la raccolta di liquido seminale che verrà preparato come già descritto per le altre tecniche. L’inseminazione avverrà mediante ICSI e il decorso del trattamento sarà identico ala PMA omologa.
Gli embrioni ottenuti saranno valutati morfologicamente dal biologo che sceglierà quello più idoneo ad essere trasferito in utero. Gli embrioni/blastocisti sovrannumerari possono essere crioconservati.
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